ARTISTI CONTROVERSI: Ecco come ci confondono col COLORE!
08
LUGLIO 2020
di Andrea Dotta
Voglio farti notare un trucchetto con cui molti artisti controversi giocano con i nostri sentimenti attraverso la messa in scena.
Già abbiamo parlato di come creare un’atmosfera realistica qui KLAUS: Come creare un’atmosfera realistica, mentre oggi parleremo di un’uso più comunicativo del colore.
Prendiamo ad esempio tre di loro:
INDICE
Che cos’hanno in comune?
La scelta dei soggetti e i colori che utilizzano.
Mi spiego meglio.
Gli argomenti messi in scena sono sempre elementi oscuri e violenti, o concetti dissacranti e, ragionando razionalmente, per comunicare emozioni forti coerenti con i soggetti bisognerebbe virare su colori scuri, contrastati e che ci facciano rimanere connessi con queste scene crude.
Come questi per esempio:
E invece a volte…
DIE ANTWOORD – BABY’S ON FIRE
Come vedi sono stati usati colori molto infantili e leggeri in una scena ammiccante che ha poco di infantile.
Creando CONTRASTO tra quello che vediamo e le emozioni trasmesse dai colori creiamo un cortocircuito all’interno del cervello di chi ci guarda e di conseguenza attiriamo la sua attenzione.
Guardando i lavori di Joan Cornellà è ancora più evidente.
Joan Cornellà
Lui usa questo trucchetto spesso solo per farci ridere.
Ti faccio un esempio chiaro per capire cosa fa:
Prendi uno dei ricordi più ingenui e felici della tua infanzia, come per esempio un gelato al puffo.
Ora metti quel gelato al puffo nelle mani sporche e insanguinate di un serial killer.
Dato che quel gelato ti comunicava così tanta pace, ora è diventato il tuo peggiore incubo perché qualcosa che avevi a cuore è stato distrutto.
Ecco il processo mentale dal quale vengono fuori questi lavori:
prendere un contesto felice, prezioso (i colori chiari e rassicuranti) e corromperlo con qualcosa di disturbante o fin troppo reale.
Nel caso di Luis Quilles questa dissociazione tra colori/ emozioni e i soggetti raffigurati spesso comunica una fredda distanza, come se non ce ne fregasse niente, o non potessimo più fare niente per i protagonisti.
Non siamo coinvolti emotivamente.
Questa impotenza ci distrugge, ci rattrista o ci fa venire rabbia.
Usare il contrasto tra colore e soggetto raffigurato è un’arma molto potente.
Usalo se ne hai il coraggio!
P.S.Ho cercando di evitare le scene più violente, se vuoi vedere di più vai a cercare questi autori per vedere i pezzi migliori. Io evito perchè non voglio offendere nessuno 🙂
Se vuoi dare uno sguardo ai migliori libri in circolazione per studiare il Colore e la Colorazione Digitale ti consiglio –> 5 LIBRI sul Colore per Fumettisti, Concept Artist e Illustratori.
A presto!
Andrea
Owner and Founder di Colorazionedigitale.it
Classe 1989, inizia la sua carriera a 21 anni lavorando come Colorista e Disegnatore Professionista in ambito di Fumetto e Illustrazione.
Si distingue per i suoi lavori in collaborazione con Disney Egmont, Lego e Tatailab, contando anche i suoi progetti personali come il fumetto Johnny Dynamic e il primo libro sulla Colorazione Digitale in Italia.